The Met's new production of Il Trovatore by David McVicar is truly spectacular: the four main singers in flawless performances, the rotating stage reducing the intermissions and making the whole play more fluid, and the fantastic (huge) chorus hammering heavily and shouting:
Chi del gitano i giorni abbella?
But the arias follow one another in seamless effort, making it all look so easy. In my head, out of the theatre, yet another one:
Di tale amor, che dirsi
mal può dalla parola,
d'amor che intendo io sola,
il cor il cor il cor s'inebriò.
Il mio destino compiersi
non può che a lui dappresso...
S'io non vivrò per esso,
per esso morirò!
S'io non vivrò per esso,
per esso io morirò, ah sì,
per esso morirò,
per esso morirò, morirò.
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